Antiossidanti e altri composti biologicamente attivi

Diversi studi hanno preso in esame le capacità antiossidanti dei pistacchi, dimostrando che questi contengono una serie di composti antiossidanti in grado di influire positivamente sulla salute generale, a partire dalla presenza di attività antinfiammatoria e antimicrobica per arrivare al rallentamento dell’invecchiamento cerebrale fino alla prevenzione di patologie cardiache.

Un nuovo studio condotto dalla Cornell University e pubblicato sulla rivista Nutrients ha scoperto che i pistacchi hanno un'elevata capacità antiossidante. In effetti, la capacità antiossidante dei pistacchi rivaleggia con quella dei popolari cibi contenenti antiossidanti, tra cui mirtilli, melograni, ciliegie e vino rosso.

L'elevata capacità antiossidante dei pistacchi è stata confermata da un team di ricerca guidato dal Dr. Rui Hai Liu utilizzando due diversi metodi di misurazione degli antiossidanti: la misurazione accettata stabilita dal Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti, chiamata ORAC, che sta per Oxygen Radical Absorbance Capacity; e CAA, abbreviazione di Cellular Antioxidant Activity, che è un nuovo metodo che esamina più da vicino ciò che potrebbe accadere con le cellule del corpo umano.

[Yuan W, Zheng B, Li T, Liu RH. Quantification of Phytochemicals, Cellular Antioxidant Activities and Antiproliferative Activities of Raw and Roasted American Pistachios (Pistacia vera L.). Nutrients. 2022; 14(15):3002. https://doi.org/10.3390/nu14153002]


Di seguito sono elencati alcuni studi recenti sui pistacchi e gli antiossidanti.

Per altre ricerche sui vantaggi per la salute offerti dalla frutta a guscio in generale, consultare il sito nuthealth.org.

 

Açar Q, et al. Direct evaluation of the total antioxidant capacity of raw and roasted pulses, nuts and seeds. Eur Food Res Technol. 2009; 229:961–969.

  • Ai fini di questa ricerca è stata applicata una procedura diretta denominata QUENCHER per la misura indipendente dall’estrazione della capacità antiossidante totale a legumi, frutta a guscio e semi crudi e tostati.
  • I risultati hanno evidenziato un elevato valore di capacità antiossidante totale (TAC) in relazione ad alcuni legumi e semi crudi. I valori di capacità antiossidante totale della frutta a guscio seguono il presente ordine: noci > pistacchi > nocciole > mandorle (con buccia) > arachidi > anacardi > pinoli > farina di cocco > mandorle (senza buccia). La tostatura comporta una sostanziale riduzione dell’attività antiossidante.

Alasalvar C, et al. Natural antioxidants in tree nuts. Eur J Lipid Sci Technol. 2009;111,1056–1062.

  • Questo studio riporta i livelli di antiossidanti naturali e sostanze fitochimiche presenti nella frutta a guscio.
  • In generale, la frutta a guscio non rappresenta un’ottima fonte di vitamina A e C. In questa categoria, i pistacchi vantano la maggiore quantità di vitamina A (28 mg RAE/100 g per la parte commestibile). I pistacchi presentano la maggiore quantità totale di isoflavoni (176,9 mg/100 g), lignani (198,9 mg/100 g) e fitoestrogeni (382,5 mg/100 g). Le noci contengono notevoli quantità di antiossidanti (23,07 mmol/100 g), seguite da noci pecan (8,33 mmol/100 g), castagne (4,67 mmol/100 g) e pistacchi (1,27 mmol/100 g).

Ballistreri G, et al. Influence of ripeness and drying process on the polyphenols and tocopherols of Pistacia vera L. Molecules. 2009;14(11):4358-69.

  • La ricerca esamina i cambiamenti relativi alla frazione fenolica (antociani, flavonoidi e stilbeni) e ai tocoferoli nei pistacchi sgusciati ma non pelatidovuti alla maturazione e all’effetto dell’essiccazione al sole.
  • I livelli totali di polifenoli aumentano con la maturazione, mentre il processo di essiccazione al sole ne causa la notevole riduzione.
  • Tali risultati suggeriscono che i pistacchi sgusciati ma non pelatipossono essere considerati un’importante fonte di fenoli, in particolare di antociani. Inoltre, al fine di preservare queste caratteristiche salutari, sarebbe consigliabile adottare processi di essiccazione più moderni ed efficienti.

Bisignano C, et al. In vitro antimicrobial activity of pistachio (Pistacia vera L.) polyphenols. FEMS Microbiol Lett. 2013;341(1):62-7.

  • Ricerca sulle proprietà antimicrobiche delle frazioni ricche di polifenoli derivate da pistacchi sgusciati crudi e tostati e salati.
  • Gli estratti dei pistacchi crudi sgusciati si sono dimostrati più attivi rispetto a quelli dei pistacchi tostati e salati.
  • L’attività battericida degli estratti di pistacchio potrebbe contribuire al controllo della crescita di alcuni microorganismi negli alimenti, migliorandone il grado di sicurezza, nonché trovare applicazione come trattamento topico per lo S. aureus.

Bolling BW, et al. Tree nut phytochemicals: composition, antioxidant capacity, bioactivity, impact 1 factors. A systematic review of almonds, Brazils, cashews, hazelnuts, macadamias, pecans, pine nuts, pistachios, and walnuts. Nutr Res Rev. 2011;24(2):244-75.

  • Questo studio riassume le attuali conoscenze sul contenuto di carotenoidi, fenoli e tocoferoli nella frutta a guscio e le ricerche associate riguardanti la loro azione antiossidante in vitro e nell’uomo.
  • La frutta a guscio costituisce una ricca fonte di tocoferoli e fenoli totali e contiene un’ampia varietà di flavonoidi e proantocianidine. Al contrario, la maggior parte della frutta a guscio non rappresenta una buona fonte di carotenoidi e stilbeni.
  • La frutta a guscio contiene acidi fenolici, tuttavia non è mai stata condotta un’indagine sistematica del contenuto e del profilo di tali composti. Un numero limitato di studi sull’uomo indica che queste sostanze fitochimiche contenute nella frutta a guscio sono bioaccessibili, biodisponibili e presentano un’azione antiossidante in vivo.

Bolling BW, et al. The phytochemical composition and antioxidant actions of tree nuts. Asia Pac J Clin Nutr. 2010;19(1):117-23.

  • Sebbene le sostanze fitochimiche contenute nella frutta a guscio siano bioaccessibili e biodisponibili negli esseri umani, il numero di trial di intervento condotti fino a oggi è limitato.
  • Questo studio riassume le caratteristiche della frutta a guscio: (1) sostanze fitochimiche; (2) contenuto fitochimico incluso nei database di nutrienti e nelle pubblicazioni attuali; (3) sostanze fitochimiche influenzate dalle condizioni di pre- e post-raccolta e dalla metodologia analitica, (4) bioattività e vantaggi per la salute negli esseri umani.

Carey AN, et al. The beneficial effects of tree nuts on the aging brain. Nutr Aging. 2012;1:55-67.

  • Prove sempre più numerose suggeriscono che la frutta a guscio e i suoi costituenti bioattivi possono potenzialmente ridurre lo stress ossidativo e l’infiammazione, come indicato dalla diminuzione della perossidazione lipidica in vivo e dalla riduzione della produzione di radicali liberi come l’ossido nitrico e della citochina proinfiammatoria legata al fattore di necrosi tumorale alfa in vitro.
  • Inoltre, il consumo di frutta a guscio potrebbe mitigare parzialmente il declino cognitivo associato all’invecchiamento.
  • Lo studio esamina le attuali conoscenze sulle modalità in cui il consumo di frutta a guscio può migliorare la salute del cervello, concentrandosi principalmente su noci, mandorle, pistacchi e noci pecan.

Chen, Oliver et al: Photoprotection by pistachio bioactives in a 3-dimensional human skin equivalent tissue model. International Journal of Food Sciences and Nutrition, 2017. DOI:10.1080/09637486.(2017)1282437

  • I ricercatori hanno utilizzato un modello di tessuto tridimensionale equivalente (HSE) che riproduce fedelmente le caratteristiche della pelle umana, cercando di capire se gli antiossidanti lipofili predominanti contenuti nei pistacchi, la luteina e il gamma-tocoferolo, possono prevenire il danneggiamento del modello HSE dovuto all’esposizione alle radiazioni UVA.
  • Gli antiossidanti presenti nei pistacchi hanno preservato lo spessore e l’organizzazione generale della pelle, così come la morfologia dei fibroblasti del modello HSE esposto all’irradiazione UVA. L’impatto positivo della luteina e del gamma-tocoferolo sui cambiamenti morfologici indotti dai raggi UVA e la preservazione del modello HSE da parte degli estratti di pistacchio implicano un potenziale ruolo del consumo di pistacchi nella promozione della salute della pelle. Sarebbe consigliabile che altri studi esaminassero il potenziale ruolo dei composti bioattivi del pistacchio nella promozione della salute della pelle.

Davarynejad et al. Investigation of antioxidant capacity and some bioactive compounds of Iranian pistachio (Pistachio vera L.) cutlivars. Not Sci Biol. 2012;4(4):62-6.

  • Questo studio mira a valutare la capacità antiossidante, i fenoli totali e la quantità di alcuni degli elementi principali (azoto, potassio, calcio e fosforo) presenti nelle più importanti varietà di pistacchi iraniani, al fine migliorarne le proprietà per la salute e utilizzarli in programmi di coltivazione. Sono state analizzate
  • 11 cultivar di pistacchio.
  • È stata osservata una debole correlazione tra il contenuto fenolico totale e la capacità antiossidante totale (r2=0,3824).
  • Il risultato dimostra la presenza di un’adeguata variazione tra elementi principali, capacità antiossidante e contenuti fenolici totali nelle cultivar di pistacchio, il che indica la possibilità di potenziare le proprietà salutari di tali sostanze fitochimiche in questo tipo di frutta a guscio.

Dreher ML. Pistachio nuts: composition and potential health benefits. Nutr Rev. 2012;70(4):234-40.

  • Questo studio esamina i nutrienti e le sostanze fitochimiche contenute nei pistacchi, oltre che i loro potenziali effetti sulla salute.
  • Un numero crescente di studi clinici suggerisce che i pistacchi presentano dei potenziali vantaggi per la salute.
  • La pubblicazione di cinque studi clinici randomizzati ha dimostrato che i pistacchi presentano effetti benefici sui profili lipidici nel sangue. Alcune prove cliniche emergenti suggeriscono che i pistacchi potrebbero contribuire a ridurre lo stress ossidativo e infiammatorio e promuovere la salute vascolare, il controllo glicemico, la gestione dell’appetito e il controllo del peso.

Eisenhauer, B et al. Lutein and Zeaxanthin – food sources, bioavailability, and Dietary Variety in Age-Related Macular Degeneration Protection. Nutrients 2017, 9, 120; doi: 10.3390/nu9020120.(Food and Nutrition Australia)

  • La presente documentazione esamina le attuali prove della biodisponibilità di luteina/zeaxantina (L/Z) in determinati alimenti. L/Z sono i carotenoidi predominanti nella retina dell’occhio e l’impatto della loro assunzione sul rischio di progressione della degenerazione maculare legata all’età (AMD), una tra le principali cause di cecità nel mondo sviluppato, è stato esaminato in studi di coorte e trial clinici. Svariate fonti alimentari, tra cui i pistacchi, se incluse nella dieta possono fornire livelli efficaci di L/Z alle persone ad alto rischio di AMD o che ne mostrano i primi sintomi.

Gentile C, et al. Polymeric pranthocyanidins from Sicilian pistachio (Pistacia vera L.) nut extract inhibit lipopolysaccharide-induced inflammatory response in RAW 264.7 cells. Eur J Nutr. 2012;51(3):353-63.

  • Questo studio ha esaminato l’attività antinfiammatoria di un estratto idrofilo (HPE) del pistacchio siciliano in un modello macrofago, analizzando i componenti bioattivi rilevanti in relazione agli effetti osservati.
  • I risultati forniscono prove molecolari dell’attività antinfiammatoria del pistacchio e indicano le proantocianidine polimeriche come i componenti bioattivi.

Giuffrida D, et al. Carotenoid, chlorophyll and chlorophyll-derived compounds in pistachio kernels (Pistacia vera L.) from Sicily. Ital J Food Sci. 2006;3(18):313-20.

  • L’oggetto della ricerca è stata la composizione di carotenoidi, clorofilla e composti derivati dalla clorofilla nei semi di pistacchio siciliani (Pistacia vera L.).
  • 13 composti sono stati identificati e quantificati utilizzando la cromatografia liquida in fase inversa.
  • la clorofilla a è risultata essere il componente principale (54,14 ppm), seguita dalla clorofilla b (30,2 ppm).

Halvorsen BL, et al. Content of redox-active compounds (ie, antioxidants) in foods consumed in the United States. Am J Clin Nutr. 2006;84(1):95-135.

  • Lo studio mira a stilare una classifica alimentare completa dei valori totali in termini di composti redox-attivi per verificare questa ipotesi relativa agli antiossidanti alternativi.
  • Sono stati analizzati 1113 campioni di alimenti forniti dal National Food and Nutrient Analysis Program del Dipartimento USA per l’Agricoltura.
  • Sono state osservate ampie variazioni nel contenuto di antiossidanti in diversi alimenti e categorie di alimenti. I pistacchi sono risultati tra i 50 alimenti con il maggiore contenuto di antiossidanti.

Kay CD, et al. Pistachios increase serum antioxidants and lower serum oxidized-LDL in hypercholesterolemic adults. J Nutr. 2010;140(6):1093-8.

  • Questo studio suggerisce che il consumo di pistacchi tende ad aumentare i livelli di antiossidanti sierici come la luteina e il gamma-tocoferolo, il che potrebbe contribuire a ridurre i livelli di colesterolo LDL ossidato.
  • Nelle placche aterosclerotiche sono state riscontrate maggiori quantità di LDL ossidate e prodotti per la scomposizione del grasso. Si ritiene che tali sostanze abbiano un ruolo nello sviluppo e nella progressione dell’aterosclerosi, ossia l’accumulo di materiali grassi lungo le arterie. La diminuzione delle LDL ossidate riduce il rischio di patologie cardiache.

Mandalari G, et al. Bioaccessibility of pistachio polyphenols, xanthophylls, and tocopherols during simulated human digestion. Nutr. 2013;29(1):338-44.

  • Durante una simulazione di digestione umana è stato quantificato il rilascio di polifenoli, xantofille (luteina) e tocoferoli nei pistacchi (crudi, tostati e salati e sotto forma di muffin realizzati con pistacchi crudi).
  • Oltre il 90% dei polifenoli sono stati rilasciati nell’area gastrica, quasi tutti nella fase duodenale. Non sono state osservate differenze significative tra i pistacchi sgusciati crudi e quelli tostati e salati.
  • Il rapido rilascio delle sostanze bioattive analizzate nello stomaco massimizza il potenziale di assorbimento nel duodeno e contribuisce al rapporto vantaggioso tra il consumo di pistacchi e i suoi effetti sulla salute.

Martorana M, et al. In vitro antioxidant and in vivo photoprotective effect of pistachio (Pistacia vera L., variety Bronte) seed [kernel] and skin extracts. Fitoterapia. 2013;85:41-48.

  • Lo studio esamina la composizione chimica e le proprietà antiossidanti di due estratti ricchi di polifenoli ricavati dalla buccia (TP) e dai semi decorticati (SP) dei pistacchi di Bronte, per verificare il potenziale uso di tali estratti in fotoprotettori topici.
  • Entrambi gli estratti, specialmente il tipo TP, possiedono buone proprietà di neutralizzazione dei radicali/antiossidanti, come dimostrato in una serie di prove in vitro eseguite in ambienti chimici omogenei e disomogenei.
  • I risultati suggeriscono che gli estratti dei pistacchi di Bronte di tipo TP e SP potrebbero essere efficacemente utilizzati come ingredienti fotoprotettivi in formulazioni cosmetiche e farmaceutiche topiche.

Neale EP, et al. The effect of nut consumption on markers of inflammation and endothelial function: a systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. BMJ Open 2017

  • Questo esame sistematico di trial controllati randomizzati (della durata di 3 o più settimane a gennaio 2017) esamina l’effetto del consumo di frutta a guscio o arachidi sui biomarcatori di infiammazione e della funzione endoteliale. I biomarcatori infiammatori includono la proteina C-reattiva (CRP), l’adiponectina, il fattore di necrosi tumorale alfa, l’interleuchina-6, la molecola di adesione intercellulare 1, la proteina di adesione cellulare vascolare 1 e la dilatazione flusso-mediata (FMD).
  • Il consumo di frutta a guscio ha causato miglioramenti significativi in termini di FMD. Sono state registrate piccole differenze non significative in relazione alla CRP e ad altri biomarcatori di infiammazione. I risultati suggeriscono che questo argomento richiede un maggiore sforzo di ricerca, in particolare in termini di trial controllati randomizzati.

Paola R, et al. The Antioxidant Activity of Pistachios Reduces Cardiac Tissue Injury of Acute Ischemia/Reperfusion (I/R) In Diabetic Streptozotocin (STZ)-Induced Hyperglycaemic Rats. Aprile 2017, The FASEB Journal vol. 31 n. 1 Supplemento 966.3.

  • Il presente studio valuta le proprietà antiossidanti dei pistacchi crudi o tostati e salati sulle lesioni da riperfusione nei ratti diabetici. Le lesioni da riperfusione sono il danno ossidativo che si verifica nel cuore quando il flusso sanguigno al tessuto viene ripristinato in seguito a un attacco cardiaco. Poiché i pistacchi rappresentano un’eccellente fonte di antiossidanti, i ricercatori ritengono che potrebbero avere un effetto proattivo in questo processo. I ricercatori hanno misurato i marcatori di infiammazione, il danno ossidativo e le lesioni ai tessuti in animali che hanno precedentemente consumato pistacchi.
  • I ricercatori hanno dimostrato che i pistacchi hanno ridotto il danno ai tessuti da riperfusione e diminuito i marcatori di infiammazione. Sebbene gli effetti dei pistacchi crudi siano stati superiori rispetto a quelli tostati, i risultati indicano che i pistacchi possono modulare il processo infiammatorio associato alla riperfusione.

Paterniti I, et al. The anti-inflammatory and antioxidant potential of pistachios in vitro and in vivo. Nutrients. 22 Ago 2017; 9(8). pii: E915. doi: 10.3390/nu9080915.

  • È dimostrato che il consumo di pistacchi protegge contro lo stress ossidativo e l’infiammazione. Lo studio ha approfondito l’ipotesi che gli estratti polifenolici ricavati dai pistacchi abbiano proprietà antinfiammatorie e antiossidanti laddove testati in cellula (in vitro) e in un modello animale di infiammazione.
  • I risultati del modello in vitro hanno dimostrato che il trattamento preventivo con estratti polifenolici ricavati dai pistacchi ha offerto protezione contro l’infiammazione indotta, riducendo i livelli dei mediatori infiammatori. Anche la valutazione parallela nel modello animale ha evidenziato un certo grado di attività antiossidante e protezione contro il danno infiammatorio.

Pérez-Jiménez J, et al. Identification of the 100 richest dietary sources of polyphenols: an application of the Phenol-Explorer database. Eur J Clin Nutr. 2010;64:S112-20.

  • Con la tecnica della cromatografia sono stati determinati i contenuti di polifenoli individuali di ciascun alimento. I dati, disseminati in svariate centinaia di pubblicazioni, sono stati inseriti nel database Phenol-Explorer.
  • Lo scopo del presente documento è identificare le 100 fonti alimentari più ricche di polifenoli utilizzando questo database.
  • Il pistacchio rientra nell’elenco delle 100 fonti alimentari più ricche di polifenoli.

Rajaei A, et al. Antioxidant, anti-microbial and antimutagenicity activities of pistachio (Pistachia vera) green hull extract. Food Chem Toxicol. 2010;48(1):107-12.

  • Lo studio analizza l’attività antiossidante, antimicrobica e antimutagenica degli estratti (crudi e purificati) ricavati dal mallo verde dei pistacchi (varietà Ahmadaghaei).
  • I risultati dei test antimutagenici hanno dimostrato che i composti fenolici del mallo verde dei pistacchi presentano dell’attività antimutagenica contro il mutagene diretto del 2-nitrofluorene.
  • I risultati ottenuti indicano che il mallo verde dei pistacchi potrebbe rivelarsi un’importante fonte economica ed efficace di composti potenzialmente protettivi per la salute e attività antimicrobica.

Sari I, et al. Effect of pistachio diet on lipid parameters, endothelial function, inflammation, and oxidative status: a prospective study. Nutrition. 2010;26(4):399-404.

  • Lo studio esamina gli effetti del pistacchio di Antep (Pistacia vera L.) sui livelli di glucosio nel sangue, parametri lipidici, funzione endoteliale, infiammazione e ossidazione, in giovani uomini sani in un ambiente controllato.
  • A 32 giovani uomini sani normolipidemici è stata somministrata una dieta mediterranea per 4 settimane.
  • È stato dimostrato che, in giovani uomini sani, una dieta comprensiva di pistacchi migliora i livelli di glucosio nel sangue, la funzione endoteliale e alcuni indici di stato infiammatorio e ossidativo.
  • Tali risultati rispondono all’idea che la frutta a guscio, in particolare il pistacchio, presenta effetti benefici oltre la riduzione dei lipidi, che dovrebbero essere valutati con studi prospettici di verifica.

Seeram NP, et al. Pistachio skin phenolics are destroyed by bleaching resulting in reduced antioxidative capacities. J Agric Food Chem. 2006;54:7036-40.

  • i pistacchi crudi conservano meglio i livelli fenolici e la capacità antiossidante rispetto a quelli tostati, il che indica la presenza di effetti indiretti di altre sostanze e/o l’effetto matrice, che vengono meno con il processo di tostatura.
  • La distruzione dei fenoli bioattivi nelle bucce dei pistacchi potrebbe influire negativamente sui potenziali vantaggi per la salute derivanti dal consumo di pistacchi.

Tomaino A, et al. Antioxidant activity and phenolic profile of pistachio (Pistacia vera L., variety Bronte) seeds and skins. Biochimie. 2010;92(9):1115-22.

  • Attraverso quattro diverse prove è stata determinata l’attività antiossidante di semi e di bucce di pistacchio.
  • In tutti i test, le bucce di pistacchio hanno presentato una migliore attività antiossidante rispetto ai semi.
  • L’eccellente attività antiossidante delle bucce di pistacchio può essere riconducibile al più elevato contenuto di composti fenolici antiossidanti.